Le nuove generazioni di apparecchi acustici sono supportate da piattaforme tecnologiche estremamente evolute che vanno ben oltre la semplice amplificazione del suono. I sistemi più moderni sono in grado di riconoscere la provenienza sonora, abbattere i rumori, riconoscere gli ambienti e le abitudini dell’utente, tutto in automatico.

Il processore rileva l’ambiente acustico circostante e regola gli apparecchi acustici in tempo reale. Analizza i suoni ogni 0,4 secondi ed è in grado di determinare la provenienza del segnale sonoro nello spazio. Attraverso complessi algoritmi, realizza l’amplificazione in oltre 200 modalità differenti inviando all’utente il risultato migliore in termini di rapporto segnale/rumore. La necessità di regolazione manuale da parte dell’utente non è quindi necessaria anche attraversando scenari sonori differenti.

In molti casi di perdita uditiva (specialmente nella presbiacusia che interessa prevalentemente gli over 65), l’ascolto dei suoni ad alta frequenza è molto più difficile dei suoni gravi. Questi segnali ormai perduti contengono importanti informazioni sul parlato che contribuiscono a migliorare l’intelligibilità, soprattutto in alcune situazioni di ascolto rumorose. L’innovazione tecnologica degli apparecchi acustici permette oggi, attraverso sistemi di compressione e trasposizione frequenziale, di rendere udibili suoni ad alta frequenza altrimenti non più percepibili.

E’ possibile connettersi al proprio cellulare per conversare a mani libere e per ascoltare contenuti multimediali. Il collegamento diretto alla tv ha ormai completamente risolto le difficoltà di comprensione dei film e la ricaricabilità ha eliminato il fastidioso cambio delle pile. Tramite App per smartphone funzionali e intuitive, si lascia all’utente la possibilità di monitorare il funzionamento e intervenire in autonomia.