TIPI DI PROTESI ACUSTICHE
Le protesi acustiche sono dispositivi medici dotati di sistemi elettronici molto evoluti con processori estremamente veloci in grado di elaborare i segnali sonori e generare l’amplificazione necessaria per ogni tipo di suono presente nell’ambiente allo scopo di compensare i deficit uditivi.
Si dividono principalmente nelle categorie “esterne” (Retroauricolari) o “interne” (Endoauricolari), a batteria classica usa e getta (zinco-aria) o a batteria ricaricabile (ioni di litio). La ricarica si effettua attraverso un caricabatterie, che funziona contestualmente da custodia per i dispositivi, ed avviene in alcuni casi per contatto e in altri per induzione. Ad oggi i sistemi ricaricabili stanno prendendo il sopravvento rispetto a quelli con pila classica in quanto alimentati da batterie in grado di erogare con continuità l’energia necessaria per sostenere il sofisticato funzionamento dei processori di ultima generazione nonché tutte le funzioni inerenti alla connettività wireless. I sistemi ricaricabili sono innegabilmente più comodi, non richiedendo sostituzioni di batteria.
ENDOAURICOLARI
Per apparecchi acustici interni si intendono tutti i dispositivi che vengono inseriti all’interno del canale uditivo. In base alle caratteristiche tecniche richieste (potenza necessaria, numero di microfoni, comandi manuali, antenne bluetooth, sistema di ricarica e algoritmi di elaborazione del suono) hanno dimensioni differenti e vengono denominati attraverso specifici acronimi.
Gli apparecchi acustici Endoauricolari vengono suddivisi nelle seguenti categorie:
ITE (In The Ear) 
Sono apparecchi acustici interni di dimensioni non contenute. Oltre al condotto uditivo, interessano la zona dell’antitrago e parte della conca auricolare. Esistono modelli sia a pila classica (usa e getta) che ricaricabile agli ioni di litio.
ITC (In The Canal) 
Sono apparecchi acustici interni di dimensioni non molto ridotte ma inferiori alla versione ITE. Oltre al condotto uditivo, interessano la zona dell’antitrago. Esistono modelli sia a pila classica (usa e getta) che ricaricabile agli ioni di litio.
CIC (Complitely In the Canal) 
Sono apparecchi acustici Endoauricolari che si collocano quasi per intero nel condotto uditivo essendo di dimensioni molto ridotte. Sono normalmente alimentati da batterie classiche (usa e getta) di piccole dimensioni e pertanto non garantiscono una lunga durata (circa 5/6 giorni).
IIC (Invisible In the Canal) 
Sono apparecchi acustici Endoauricolari di dimensioni minime ad inserimento profondo. Sono alimentati da batterie classiche (usa e getta) di piccole dimensioni e pertanto non garantiscono una lunga durata (circa 4/5 giorni).
Instant Fitting 
Esistono dispositivi Endoauricolari non su misura, ovvero senza guscio realizzato in base alle forme del condotto uditivo. L’accoppiamento e la tenuta nell’orecchio, avviene attraverso l’uso di adattatori standard in silicone anallergico. Questi sistemi hanno il vantaggio di poter essere adattati subito, senza l’attesa della costruzione e garantiscono un’estetica molto ben conservata (sempre subordinatamente agli spazi disponibili)
RETROAURICOLARI
Gli apparecchi acustici Retroauricolari hanno nel loro posizionamento, tipicamente a cavallo del padiglione auricolare (dietro l’orecchio), la loro caratteristica principale. Contrariamente a quanto si possa immaginare, spesso sono esteticamente più apprezzati in quanto la parte ad inserimento nel condotto quasi sparisce alla vista, lasciando il meato acustico libero, mentre la porzione esterna si accomoda in una zona d’ombra. L’innovazione tecnologica dell’ultimo decennio ha interessato tutte le tipologie di protesi acustiche; tuttavia, ritroviamo la massima espressione dell’avanzamento tecnologico proprio nei sistemi Retroauricolari, capaci di contenere al loro interno maggiore componentistica (microfoni, antenne, trasmettitori etc.) grazie allo spazio disponibile nel guscio.
Gli apparecchi acustici Retroauricolari vengono suddivisi nelle seguenti categorie:
RITE/RIC (Receiver In The Ear/ Receiver In the Canal) 
Sono dispositivi che hanno completamente rivoluzionato il paradigma degli apparecchi acustici dalla seconda decade degli anni 2000. La caratteristica che li contraddistingue è la separazione ed il conseguente distanziamento tra il modulo ricevitore e il resto dell’apparecchio acustico. L’estetica di questi dispositivi, unita a elevate prestazioni di funzionamento è universalmente riconosciuta. Ad oggi rappresentano la categoria più utilizzata in quanto includono alte performance, vaste possibilità di connessioni wireless, e sono idonei per la correzione di molteplici tipologie di perdita uditiva. Esistono nelle duplici versioni a batteria classica e ricaricabili.
BTE (Behind The Ear) 
Il Retroauricolare tradizionale prevede il posizionamento sul padiglione auricolare. Tramite tubicino collegato ad un auricolare realizzato su misura in materiale anallergico, il sistema invia il segnale sonoro amplificato nel condotto uditivo. I BTE non vengono scelti per ragioni estetiche in quanto risultano più visibili rispetto ad altre categorie e sono utilizzati principalmente su perdite uditive gravi o profonde. Esistono nelle duplici versioni a batteria classica e ricaricabili.
BTE SLIM FIT 
La tipologia di apparecchio acustico BTE in alcuni casi è applicabile attraverso l’uso di tubicini a sezione ridotta (denominato Slim Fit). Questi sistemi hanno un target applicativo più ridotto essendo idonei limitatamente ad alcuni tipi di perdite uditive. Non garantiscono l’erogazione di potenze elevate ma dove possibile, rappresentano una valida alternativa al BTE classico, garantendo un’estetica migliore.
IN CONCLUSIONE
Alla vastità delle tipologie di apparecchi acustici, si aggiungono i diversi livelli di performance di ogni categoria e le peculiarità specifiche delle aziende produttrici, offrendo così all’audioprotesista un panorama di scelta decisamente ampio per impostare nel migliore dei modi la riabilitazione audioprotesica del paziente ipoacusico.
L’esperienza dell’audioprotesista nell’inquadramento della problematica unita alla profonda conoscenza dei dispositivi acustici utilizzati, rappresenta ciò che fa realmente la differenza caso per caso. Ripristinare correttamente la soglia uditiva con la terapia audioprotesica, significa riattivare quelle aree cerebrali ipostimolate ritornando così ad ottimizzare le risorse cognitive di cui ognuno di noi ha bisogno per condurre con qualità il proprio stile di vita!